Cantieri Sportivi 2013

GIOCARE CON LE REGOLE E' ANCORA PIU' STIMOLANTE


Trovarsi liberamente nei parchi o nei cortili di casa per giocare nel pomeriggio va bene, ma se a questo si aggiunge la presenza di educatori territoriali e di istruttori sportivi, va ancora meglio. Lo hanno scoperto i ragazzi e le ragazze che hanno frequentato i Cantieri sportivi nel 2013, che sono parte del progetto più ampio di “Sport e Comunità”, proposto dalla Fondazione per lo sport.
Dal 17 marzo, i ragazzi che lo vorranno potranno frequentare nuovamente i Cantieri sportivi. Infatti, tutti e sette i luoghi, proposti all’inizio dell’autunno scorso,saranno di nuovo funzionanti. Potranno accogliere ancora quei ragazzi che, dai 14 ai 18 anni, vorranno gratuitamente sperimentarsi in attività sportive più o meno usuali, in alcuni luoghi e strutture della città, con il sostegno di educatori e istruttori sportivi. E’ una proposta della Fondazione per lo sport che ha usufruito, per la sua realizzazione, prima del lavoro meticoloso di messa in rete di conoscenze e disponibilità di Officina educativa, dei Servizi sociali territoriali/Poli territoriali e dei Servizi per le politiche d’integrazione e inclusione del Comune di Reggio Emilia, quindi della partecipazione delle società sportive.
Si sono svolti nel centro sociale Foscato, oratorio Don Bosco, circolo Arci Pigal, Spazio di aggregazione La Centrale, zona Fenulli, parco Cervi, zona Stazione.
 
La partecipazione dei ragazzi è stata rilevante nell’autunno 2013. In quei sette spazi, sono stati sviluppati ben 16 cantieri sportivi a cui hanno partecipato 260 ragazze e ragazzi.  Hanno sperimentato sia gli sport più tradizionali come il calcetto, il nuoto e giochi di squadra in palestra, il rugby e il basket, ma anche il tiro con l’arco, pattinaggio, parkour, ultimate frisbee, skate.
 
Interessanti anche le riflessioni che seguono. Sono dei responsabili del progetto Cantieri sportivi: Csi, Uisp e le agenzie educative Net,Cooperativa Solidarietà Novanta e Perdiquà.

Luca Del Monte, Net: “Con i ragazzi sono state condivise anche le regole e non c’è niente di meglio della condivisione delle regole e dell’autodisciplina per crescere come cittadini all’interno della comunità. Il bilancio è quindi positivo, anche se penso che alcune proposte vadano calibrate di più sull’esigenza dei ragazzi dei diversi quartieri, partendo da loro e da quello che vogliono fare come sport”.
Elena Torelli, Solidarietà 90 – “E’ stata data ai ragazzi la possibilità di svolgere attività che non avrebbero mai potuto sviluppare. Qui al Raga, in zona stazione, ci sono decine di provenienze diverse, diverse unità culturali. A questi ragazzi i Cantieri sportivi restituiscono la dignità di essere simili, di avere le stesse competenze dei loro coetanei italiani”.
Greta Veroni,Perdiquà: “Le attività sportive, in concomitanza con quelle educative già proposte, sono state accolte in modo positivo, sia nei pre cantieri estivi che nei cantieri autunnali.La presenza di molteplici attività risulta molto interessante e positiva per operatori e ragazzi nel periodo estivo, ma di difficile gestione nel periodo invernale. Gli impegni scolastici, le attività extra e la "distanza" dal luogo dove viene svolto il servizio educativo, rendono talvolta un po’ più complicata la creazione di gruppi continuativi e interessati”.
Alessia Marchetti,Csi: “Il clima che si è creato con i ragazzi è stato confidenziale, quasi di amicizia. L’esperienza ha permesso ai giovani di creare e cementare un gruppo, provare cose nuove e allargare il cerchio delle amicizie. Gli istruttori sportivi hanno imparato che a volte è più importante il come proporre uno sport, che il contenuto. Il progetto è quindi molto valido, andrebbe forse strutturato un po’ di più per permettere agli istruttori di organizzare le attività nei migliori dei modi”.
Andrea Orlandini, Uisp: “Cantieri sportivi deve essere concepito come progetto che vuole valorizzare spazi e liberare le persone dalla tentazione di chiudersi in casa o nella propria dimensione domestica. Credo tuttavia che il suo aspetto più importante sia la possibilità, attraverso l’attività fisica, di raggiungere ragazzi che difficilmente (per motivi economici, sociali o familiari) potrebbero frequentare società sportive. Impegnarli e integrali, significa bloccare il rischio di marginalizzazione e di esclusione sociale, che potrebbero portare, inevitabilmente, a comportamenti di natura deviante”.
 
 

Continua l’esperienza di Campus per gli studenti della scuola dell’obbligo
 

Se Cantieri sportivi è una proposta rivolta agli adolescenti e ai giovani, Campus - che è sempre parte del progetto “Sport e comunità” - è invece pensato per gli studenti della scuola dell’obbligo a cui offre, da ottobre a maggio, sostegno nello studio pomeridiano e attività sportiva. Agli otto Campus partecipano 110 bambini e bambine, ragazzi e ragazze.
 

Le associazioni sportive coinvolte
 

Per Campus aderiscono le associazioni sportive Us Santos 1948 Asd, Polisportiva Foscato, Olimpica Sport Asd, Polisportiva Pegaso, Uisp, Volley Massenzatico Asd, Reggio UnitedAsd, Daino Gavassa. Altri attori coinvolti: Solidarietà 90, i tutor e i volontari di Amici di Gancio Originale e i volontari di Leva Giovani. Si tengono al Foscato (impianto G. Lari), a Roncina (locali parrocchia), A Regina Pacis (Spazio di aggregazione La Centrale), a Canalina (scuola San Giovanni Bosco), a Villa Sesso (locali parrocchia), a Massenzatico (Centro sociale La Paradisa), al Villaggio Stranieri (campo di calcio Primo maggio) e a Gavassa (complesso sportivo Daino Gavassa).
 
Per Cantieri sportivi: gli enti di promozione sportiva Csi e Uisp e numerose associazioni sportive territoriali quali Polisportiva Foscato, Basket Jolly, Us Reggio Calcio, Olimpica Sport, Rugby Reggio. Sono state inoltre presenti, con i loro educatori, le associazioni Solidarietà Novanta, il Centro Papa Giovanni XXIII con i Net (Nuovi educatori territoriali) e l’associazione di volontariato Perdiqua.
 
 

I numeri di Cantieri sportivi e Campus: 580 adesioni per 25 laboratori
 

I numeri dell’adesione dei giovani alle proposte di Cantieri sportivi e Campus sono rilevanti: se si sommano i 260 partecipanti ai Cantieri, ai 110 di Campus e se si aggiungono i 210 bambini e ragazzi che hanno partecipato, nell’estate scorsa, ai cantieri sportivi sperimentali (Foscato, zona Fenulli, parco Cervi e parco delle Paulonie) arriviamo a quota 580 partecipanti, per i 25 laboratori di attività sportive. Il mondo sportivo dilettantistico diventa così,in forza, promotore di welfare nella comunità reggiana.
Le 11 società sportive coinvolte hanno messo in campo 30 allenatori, e 6 agenzie formative che, tra volontari ed educatori, hanno interessato oltre 30 persone. Per i due progetti la Fondazione per lo sport ha stanziato, nel 2013, quasi 80mila euro, che nel 2014 diventeranno quasi 100mila.
“Sport e Comunità” è realizzato con il sostegno della BPER – Emilia Romagna.
 
 
Ultimo aggiornamento: 28/02/14

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