Il logo è costituito dalla scritta lapidea “FONDAZIONE PER LO SPORT DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA”, incorniciata sul lato sinistro da uno strigile di colore rosso.
Eccolo nella versione a colori.
Questa è invece la versione in bianco e nero.
La scelta di questo antico strumento come logo della Fondazione esprime la volontà di rappresentare lo Sport come disciplina antica e nobile, fatta di polvere e sudore, di sofferenza e vittoria, di agonismo e appartenenza e declina una visione dello Sport come elemento portante della formazione dell’individuo e del cittadino.
Viene così ripresa una visione molto antica, che fu già dell’Antica Grecia e poi di Roma repubblicana, ove la dimensione sportiva non poteva prescindere dai risvolti religiosi, culturali e sociali. Per esempio attraverso le Olimpiadi e gli altri giochi panellenici il popolo greco, seppur diviso in “Città-stato” indipendenti e spesso in lotta tra loro, riaffermava la propria identità culturale e rinsaldava i propri vincoli comuni. Lo Sport viene così esaltato come strumento educativo, di formazione e di coesione sociale.
Il richiamo ad una cultura profonda della città è data anche dalla scelta dell’uso del carattere lapideo della scritta, che rimanda a Reggio Emilia come antica città romana, chiamata originariamente Regium Lepidi, che derivava il proprio nome da Marco Emilio Lepido, fondatore della città.
LE RAPPRESENTAZIONI DELLO STRIGILE
Un esempio dell’uso dello strigile si ha nella scultura dell' Apoxyómenos di Lisippo (traslitterazione dal participio greco αποξυ?μενος, "colui che si deterge"), statua di marmo rinvenuta nel quartiere di Trastevere a Roma, nel Vicolo delle palme, che da quel ritrovamento, prese poi il nome di Vicolo dell'atleta.
L’Apoxyómenos raffigura un giovane atleta nell'atto di detergersi il corpo con lo strigile (che i Greci chiamavano ξ?στρα, i Romani strigilis e che in italiano si rende anche con striglia).
L’AUTORE DEL LOGO
Il logo della Fondazione per lo sport è stato realizzato da Pietro Mussini
Nella foto Pietro Mussini
Nato a Reggio Emilia nel 1950, Mussini ha cominciato ad esporre nel 1979. Dice sé dice: “Il mio alfabeto creativo è giocato sugli artifici della comunicazione mediatori di rappresentazioni che mescolano luci, suoni e colori in una ipotesi di arte totale. La memoria, tra passato e futuro, di visioni, di suoni, di profumi, tra tangibile e impalpabile, è l’etica e l’estetica di una umanità non sottratta alla propria inesauribile sensorialità, archetipo questo, che esiste nelle nostre menti e oggi anche nelle menti delle macchine”.
PRINCIPALI ESPOSIZIONI
1985
Milano, XVII Triennale, La Neomerce
Barcellona, La Biennal
1986
Parigi, Centro G. Pompidou, Tout beau, tout néo
Milano, Triennale, Progetto domestico
1987
Amburgo, Galerie Mobel Perdu, Kreative Heimroboter-Haustiere von Morgen
Milano, Rotonda della Besana, Milanopoesia
Torre Pellice, Galleria d’Arte Contemporanea, La caverna elettronica
1988
Reggio Emilia, Civici Musei, PERSONALE
1989
Alatri, XXV Biennale Arte Contemporanea, La scultura e la città
1990
Bologna, Galleria d’Arte Moderna, Artefax
Rimini, Palazzo Gambalunga, L’intimità tecnologica, PERSONALE
1991
Rimini, Musei comunali, Anni 90
Bari, Tecnopolis, Extravaganti elettronici
1992
Bologna, Ex convento San Giovanni in Monte, Electronica
1993
Parigi, La Villette, L’arte alla sfida delle tecnoscienze
Ancona, Premio Marche, Rentrée
Torino, Galleria d’Arte Moderna, Tecnoscienze, intuizione artistica e ambiente artificiale
1994
Perugia, Rocca Paolina, Una generazione italiana
Bologna, Galleria d’Arte moderna, Itinerari
Parigi, La Villette, Arte, città, tecnologie
1995
Torino, Arslab, I sensi del virtuale
Padova, Palazzo della Ragione, XVI Biennale internazionale del bronzetto, Oltre la scultura
1996
Prato, Piano regolatore, Proposta di una scultura
1997
Ancona, Premio Marche
1998
Bologna, Palazzo Re Enzo, Arte e scienza
1999
Bolzano, Galleria Civica e Fiera, Mir-Arte nello spazio
2000
Reggio Emilia, Galleria Parmiggiani, 2000 anni luce
2001
Milano, Spazio Quid, (S)Guardo / (EIN)Blike
2002
Reggio Emilia, Chiostri di S.Domenico, Revisioni
2003
Roma, MACRO, inchiostro indelebile
Serra San Quirico, premio Casoli, enter-invito al futuro
2004
Olomouc, Galerie G, Artisti da Reggio Emilia
2005
Castelbolognese(RA), Centro Culturale C.Etra, parco della scultura
2006
Ligonchio (RE), centrale idroelettrica, Contro_E_Vento
2008
Scala (Salerno) Museo MUSCA ,Materiale Immateriale
Scandiano (RE) Rocca dei Boiardo, Quattro ambienti, PERSONALE
Suzzara (MN) 46°premio Suzzara, nuove sinestesie
BIBLIOGRAFIA
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