MIRABELLO: LA VERITA’ DEI FATTI
Né guerra, né polemiche, né strumentalizzazioni.
Non parteciperemo ad alcuna guerra mediatica, anche perché in generale non ci piace partecipare ad alcuna guerra e infatti avevamo chiesto più volte a Rugby Reggio di non adire le vie legali.
Lo ha voluto fare ugualmente e i giudici hanno parlato.
Hanno detto che finché il terreno di gioco del Mirabello non sia stato ripristinato, è legittimo escludere le attività più impattanti, cioè rugby e football americano. Ed hanno anche aggiunto che abbiamo ben contemperato le contrapposte esigenze dello sport maschile e femminile.
Questi sono i fatti, questo il diritto !
E’ proprio la natura di quel terreno, costruito sopra un vecchio strato di “carbonella”, a rendere il Mirabello un impianto delicato: sono molti anni che ci confrontiamo su questo tema ed ogni volta è la stessa storia. Inutile cercare scorciatoie, lo scorso anno ci ha giocato il calcio femminile, il campionato Berretti e, per volontà dell’Amministrazione Comunale, ci ha fatto quotidianamente la propria scuola calcio pure l’A.C. Reggiana.
Risultato: ad aprile fu proprio il Rugby Reggio a non volerci andare a giocare per paura di infortuni dei propri giocatori, con tanto di dichiarazioni rilasciate ai giornali.
Poi quest’estate i concerti concordati con l’Amministrazione Comunale con la conseguenza che il campo a fine luglio era un deserto.
Poi c’è voluto il diserbo delle colture residue, il trattamento del terreno e la semina (la natura ha i suoi tempi!) in una estate calda e lunga e con un tubo di irrigazione dell’acqua tranciato da Iren durante lavori esterni allo Stadio. Insomma, per essere pronti questo intervento era già stato appaltato ad aprile e per non pregiudicare il risultato anche il calcio femminile nel frattempo si è dovuto spostare.
Questa è la realtà, questi i fatti, queste le argomentazioni sostenute in sede di assunzione degli atti e in sede di difesa processuale. Questa la linea tenuta, vincente perché logica e coerente, vincente perché semplice e chiara, vincente perché è la verità.
Tutto il resto, le paginate di giornali dei mesi scorsi, le pur legittime interrogazioni consiliari, le polemiche, le oblique insinuazioni circa un appalto costruito a misura del calcio femminile (che tra il resto ha disertato la gara) sono semplice contorno non sempre gradevole, ma quello che conta sono i fatti.
Sempre per attenersi ai fatti, solo ai fatti, nient’altro che ai fatti, è bene precisare che la futura sostituzione dei rappresentanti di nomina comunale del Consiglio di Gestione della Fondazione non è la conseguenza di questa piccola polemica e non può essere agitata contro la libera volontà del Sindaco: è fisiologica, perché i mandati sono già scaduti da tempo e io per prima ho sollecitato nei mesi scorsi e di recente il nostro avvicendamento.
Nessun livore, dunque, nessun rancore, nessuna rivincita contro il rugby Reggio, cui ribadiamo piena disponibilità a ricercare insieme risposte condivise alle loro esigenze.
Nessuna contrapposizione, dunque, in questo e nel nostro primo comunicato, che ha avuto come unico scopo quello di ristabilire la verità dei fatti e riaffermare l’onestà dell’agire della Fondazione e dei suoi vertici.
Una vittoria non contro qualcuno, ma solo una vittoria della verità.
Reggio Emilia, lì 12 ottobre 2016
Milena Bertolini
Ultimo aggiornamento: 24/10/16