Mirabello: robe da chiodi

ROBE DA CHIODI
 
Dice il saggio che è meglio accendere una luce, piuttosto che limitarsi ad imprecare contro il buio.
Ed è proprio così.

Per questo nelle poco confortanti vicende di questi giorni, che hanno assai poco onorevolmente conquistato le cronache locali, vogliamo tornare al sorriso.
Vogliamo farlo dicendo grazie a tutti coloro che hanno voluto essere vicini al calcio femminile e alla Fondazione, solo rammaricandoci per coloro che con il loro silenzio o la loro reticenza hanno perso una buona occasione per essere migliori.

Un grazie anche ai concessionari dello stadio Mirabello ed in particolare a Rugby Reggio, per non essersi limitato a deprecare l’accaduto, ma per essersi prodigato concretamente al fine di consentire lo svolgimento della partita in perfetto orario. È stato un segno di serietà, che merita di essere sottolineato e di cui la Fondazione non si scorderà.
Esprimiamo inoltre la nostra gratitudine alle Forze dell’ordine, ai Vigili del Fuoco ed al Questore per il loro pronto intervento e fattivo contributo.

Vorremmo anche con l’occasione chiarire anzitutto ai nostri associati alcune cose, che hanno inutilmente riempito le colonne dei giornali di questi giorni.
La gratuità d’uso dello stadio Mirabello, di cui godono le ragazze della Reggiana femminile, è la conseguenza di un progetto di sostegno allo sport al femminile che per il 2016 è stato dedicato al calcio, perché in quest’anno a Reggio Emilia si è disputata proprio la finale di Champions League femminile.

Nessun favoritismo quindi, visto che già in sede di approvazione del progetto nell’ottobre 2015 si era deciso di anno in anno di individuare la disciplina sportiva al femminile meritevole di attenzione e sostegno.
E infatti nel Consiglio di gestione del 26 ottobre scorso si è deciso che per l’anno prossimo il progetto sostenga la disciplina del basket femminile.
Nella stessa seduta di Consiglio si è deciso (secondo quanto stabilito in sede di varo del progetto) che a partire dal 1 luglio 2017 al Mirabello verrà introdotta per le serie superiori una tariffa per il calcio femminile, commisurata ovviamente alla valutazione che del calcio femminile dà la Federazione.

Oltre che inutilmente vessatoria, l’introduzione di una tariffa prima di quella data andrebbe ad alterare la redditività dell’impianto, che è stata calcolata e posta a base di gara nella concessione aggiudicata con procedura aperta nello scorso mese di luglio, determinando l’adozione di un provvedimento illegittimo.

Tutte le polemiche relative all’acquisizione della squadra femminile da parte del Sassuolo calcio sono quindi pretestuose, dettate forse da livore e risentimento, ma assolutamente privi di senso: diciamolo per sdrammatizzare, “chiodo scaccia chiodo” e quindi il consiglio è quello di trasformare l’invidia in ammirazione, piuttosto che gridare contro il cielo e l’augurio è quello di vedere al più presto in serie A la Reggiana, per una partita che sarà memorabile.

Insomma ampliamo i nostri orizzonti, evitiamo di ripetere pedissequamente cose prive di fondamento e per vivere meglio lo sport arricchiamo il nostro approccio alla realtà.
Per restare in tema ha detto Bill Gates: “Se il nostro solo strumento è un martello, ogni problema assomiglierà ad un chiodo da battere”.

Milena Bertolini    
Reggio Emilia, lì 9 novembre 2016
Ultimo aggiornamento: 09/11/16

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